La misericordia di Dio salva, ristora, guida l’animo che a Lui si affida
Matilde se ne va di casa.
Davanti a Enrica, madre di Matilde, si snodano immagini difficili da accettare: una figlia che si ribella. La giovane se ne va di casa: non condivide con i genitori le loro idee riguardo le sue amicizie e le scelte esistenziali. I genitori la vedono in pericolo e la madre interviene con durezza. Trascorre qualche tempo e Matilde si allontana sempre più. Si profila per la madre la consapevolezza dell’errore fatto: chiudere la porta di casa era stato come chiudere la porta del cuore. Come ora recuperare il rapporto? Enrica non riesce a accettare quanto è accaduto e vive un’angoscia che la accompagna per mesi.
Cosa mi dice Don Ottorino?
Di perdono è ricca la raccolta dei pensieri di Don Ottorino. Perdonare ma anche perdonarsi, con fiducia, con l’idea che affidati a Dio, non siamo più noi stessi ma strumenti e servi inutili. Scrive Don Ottorino ai suoi: “Signore, ti offro questo dispiacere; se tu me lo hai mandato, è segno che rientra nel piano per la salvezza del mondo”. (M217, 6 del 3 gennaio 1968) Rendersi conto di aver sbagliato, di aver mancato nella carità, di aver fatto soffrire un fratello, e Dio stesso, è fonte di ansia e di delusione cocente. Forse proprio nel momento in cui pensavi invece di aver tutto sotto controllo, di sapere bene cosa scegliere e come agire! “Signore, è bene che io sia stato umiliato… Se nel tuo piano era stabilita questa mia umiliazione, Signore, sia fatta la tua volontà!”
Siamo i primi, noi genitori, a faticare nell’esercizio del perdono.
Spesso ci sentiamo terribilmente responsabili delle scelte che facciamo e di quello che non riusciamo a fare per i nostri figli. E non sempre riusciamo a perdonarci. La vita intanto cammina e mette alla prova e forgia e smussa angoli e crea così occasioni di crescita di tutta la famiglia, anche nel dolore e nell’errore. Perdonando noi stessi, usiamo uno strumento per riuscire a perdonare poi i figli e per capirli con animo libero. I figli avvertono quando non riusciamo a perdonarci, quando siamo a disagio con le nostre debolezze. E così anche loro, i figli, faticano ad accettarsi con i loro limiti e le loro cadute. Faticano a ritornare.
Ma la misericordia di Dio salva, ristora, guida l’animo che a Lui si affida. Matilde tornerà nel cuore di Enrica e sarà una nuova primavera.
Annamaria Gatti - psicologa scrittrice